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EZECHIELE (il lupo)

Nome: Lupo Ezechiele. Lato B: nonna Abelarda in motocicletta
Dimensioni: cm 11x13 
 

Lupo Ezechiele e il tempo

Mi si definiva famelico, un predatore vorace e avido, non amavo cacciare in branco come i miei simili perché detestavo condividere. Fiero e forte, il manto lucente, gli occhi fiammeggianti, le fauci infallibili, il terrore del bosco, mi muovevo sinuoso nella mia materia, pronto a scattare e ad azzannare. I miei avi mi avevano trasmesso un valore importante, quello del tempo, tradotto in me nella pazienza di aspettare la preda al varco, immobile, i nervi tesi, pronto. Il premio per quel tempo era il sapore della vittima, del suo sangue caldo sulla lingua, il sapore dell'umore per eccellenza, quello che faceva vibrare le mie papille per aver cancellato un'altra vita. Furono forse quelle stille di carminio che cominciarono, poco a poco, a gocciolare in me come lacrime di un veleno potente, ma che possedeva la mia stessa pazienza. 

Quel giorno, maledetto il suo ricordo, attesi per ore e finalmente la preda uscì dalla sua tana, con un balzo le fui sopra e feci scattare le mandibole sul suo inerme collo: l'animale non emise il solito brontolio e non abbassò le palpebre verso terra, ma conficcò gli occhi nei miei con la loro sotterranea e silente magnificenza. La fine, la sentii gelarmi le viscere, come un veleno potentissimo: Madre Natura mi cancellò da quel protocollo segreto tramutandomi in legno. Condannato all'attesa, condannato a ripensare per sempre alle innumerevoli volte che lo avevo oltraggiato, il tempo.

 

(di Gloria Ciapponi)

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Gli zoofitologi hanno scoperto che Ezechiele ha una doppia faccia (Abelarda), stanno studiando quale sia quella prevalente nelle intenzioni della morfogenesi xilosofica.

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