
ENCICLOPEDIA DEGLI ANIMALEGNI
Borges scrive che tra le svariate classificazioni del mondo è memorabile quella che "il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che si intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in:
a) appartenenti all'Imperatore; b) imbalsamati; c) ammaestrati; d) lattonzoli; e) sirene; f) favolosi; g) cani randagi; h) inclusi in questa classificazione; i) che si agitano come pazzi; j) innumerevoli; k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello; l) eccetera;
m) che hanno appena rotto il vaso; n) che da lontano sembrano mosche"
(La lingua analitica di John Wilkins, in Altre inquisizioni, J. L. Borges)
Questa enciclopedia degli Animalegni, a cavallo tra la botanica parallela e la zoologia fantastica, comprende tutte le voci dell’Emporio celeste.
Grazie agli studi del professor Hermann Hoem è stato accertato che gli animalegni hanno queste caratteristiche:
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Gli zoofiti appartengono a un nuovo regno, sono anello di congiunzione tra il regno animale e quello vegetale
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Si riproducono per gemmazione, separazione, effrazione. Si trasfomano per metamorfosi xilosofica
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Sono statici ma non immoti. Vivono in un tempo non immediatamente percepibile dall'uomo
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Sono come fossili viventi, immortalati dai sogni di Madre Natura in una posizione che coincide con una storia
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Poiché mancano di nessi organici non si nutrono di cibo, ma d'immaginazione umana, come i sogni; sono creature dell'incompletezza
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Ogni animalegno appartiene a una specie unica al mondo. Le specie sono infinite, hanno la stessa estensione dell'immaginazione umana


