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IPPARCO

Chiariamo subito, questa storia non è mia. Mi ci hanno buttato dentro per sbaglio.

Quando Christian Andersen mi ha incontrato in un angolo della campagna danese mi ha scambiato per una bernacla e così ha inventato la favola del Brutto Anatroccolo. Non sapeva che nel regno dei Woodys le apparenze ingannano. 
Certo, ognuno è libero di vedere in un anima-legnetto quello che crede, ma se ha la responsabilità di scrittore, be' allora deve prima interpellare Pan, perché è solo lui che certifica il nostro vero nome. E il nome che Pan mi ha dato è Ipparco, della famiglia degli Ippocastani, dunque non ho niente a che fare con anatroccoli e cigni.

Andersen invece ha voluto fare da sé, col risultato che ora io sono rinchiuso nella favola del Brutto Anatroccolo, storia che però dovrebbe appartenere a un altro anima-legnetto. Questo è un guaio perché io sono un padre ed essendo inserito nella storia sbagliata non posso raggiungere la mia famiglia, quella degli Ippocastani.

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