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OCCHIO DI PINO

La soprintendenza della regione Toscana ha comunicato che è stato trovato l'originale tronchetto di legno da cui Collodi ha tratto ispirazione per scrivere Pinocchio. Durante le opere di ristrutturazione della casa del celebre scrittore, ora di proprietà della curia locale, è stato rinvenuto sotto il pavimento dello studio, un piccolo ceppo naturale con le fattezze del famoso burattino. Il signor Lorenzini, il muratore che l'ha portato alla luce, ha dichiarato al giornale locale di aver sentito una voce uscire dal tronchetto:

"Oh grulli, ce n'avete messo di tempo"! E poi s'è messo a raccontargli la sua storia.

"Madre Natura mi ha portato alla luce per mostrare che le favole sono vere. La mia storia la conosci già, ma solo per metà. 
Quando ero incorporato nell'albero di pino osservavo attraverso il mio occhio i bambini che giocavano. Non vedevo l'ora di raggiungerli nel loro mondo. Per tras-formarmi ci ho messo un bel po’, perché promettevo una cosa ma ne facevo un'altra. Insomma, non ero un pezzo di original interior design. 
Dopo le peripezie che di sicuro conosci sono diventato un bambino. Ho lasciato in un bosco il mio corpo di legno e corteccia. Un giorno l'ha trovato il signor Collodi. Guardandolo ha capito al volo la mia storia e l'ha raccontata al mondo. 

Purtroppo pochi ne hanno colto il senso profondo, quasi tutti credono che sia solo una favola. Per questo Madre Natura ha portato alla luce altri anima-legnetti, sperando che gli uomini riescano stavolta a capire il segreto delle anime del legno.

Quanto a me, adoro stare sul comodino nella cameretta di un bambino. Di notte accendo il mio occhio di pino come fosse un abat-jour e gli racconto le storie di formazione interiore dei Woodys. Lui non se ne accorge, ma è così che diventerà il bambino più buono del mondo. Questa è la mia missione tra gli uomini".  

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