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LA RANANTOLA

Sono la cugina della Ragnagosta. In origine ero una rana elefante. Le zampe affusolate da tarantola non sono un regalo di di Madre Natura, ma le ho fatte spuntare io col duro lavoro.
Sono l'esempio vivente di come con l'impegno possa formarsi un anima-legnetto longilineo, leggero, agile, prestante, piacente. La mia passione è stare in forma e mantener la linea.

Durante la discesa nel fiume, mentre gli altri Woodys si divertivano a scivolare sulle onde, io puntavo le zampe nella ghiaia e con la forza della corrente giravo come una trottola. Nei miei turbini d'aria cadevano certi fuchi (maschi delle api) che ogni tarantola avrebbe voluto maneggiare. Io invece me li mangiavo.
Certo, la mia linea di design m'è costata fatica. Leviga oggi, leviga domani, alcune zampe si sono spezzate, altre consumate. Ma il risultato l'avete davanti agli occhi. 

Quello che più conta è che nel movimento ho trovato la felicità. Ora, quando salto, spicco certi voli che sembro una cavalletta. Ecco cosa può uscire da una rana grazie all'allenamento. Alla faccia di tutti quelli che dicevano che ero buona solo a gracidare. 

 

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Leggi anche la biologia della Ranantola.

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